Convegno "Trieste Mitteleuropa Mediterraneo: attualità di Marco Pozzetto storico dell'architettura"

Data:
13 Febbraio 2009

“Trieste Mitteleuropa Mediterraneo: attualità di Marco Pozzetto
storico  dell’architettura” è il titolo della giornata di
studi promossa dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale
di Trieste che si svolgerà venerdì 20 febbraio 2009 (dalle ore
9.30) presso l’Aula Magna della Scuola Superiore di Lingue Moderne
per Interpreti e Traduttori a Trieste, sotto il patrocinio della
Provincia di Trieste, con il sostegno della Fondazione CRTrieste e
la collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Lubiana,
della Società di Minerva di Trieste e dell’Istituto per gli
Incontri Culturali Mitteleuropei di Gorizia.

Intento degli organizzatori è quello rendere omaggio a un
illustre studioso di respiro internazionale per lunghi anni docente
presso la facoltà di Ingegneria di Trieste, mettendo a fuoco quello
che c’è di attuale e vitale nelle ricerche storiche da lui
compiute, che ne rivelano la grande lungimiranza come esplicitato
dal titolo del convegno tratto da un articolo che – raccontando la
storia dell’architettura triestina a partire dal sec. 18° e 
avvalendosi della sua geografia plurale – disegna l’ideale
triangolo che racchiude vocazioni e destino della città.

La sede del convegno si trova nel palazzo che nel 1902 fu
progettato da Max Fabiani quale centro per la comunità slovena
della città, un’opera all’avanguardia progettata da un architetto
al quale il professor Pozzetto ha dedicato lunghi studi e ricerche.
Nato a Lubiana in una famiglia dove si parlavano correntemente tre
lingue, sloveno, italiano e tedesco, Marco Pozzetto aveva una
naturale predisposizione per potersi occupare delle vicende
storiche di un’architettura nata e cresciuta in un contesto
culturale pienamente comprensibile solo da coloro che ne avevano
fatto parte.
A distanza di anni le ricerche sulla Wagnerschule, Max Fabiani,
Joze Plecnik, la dinastia degli architetti Berlam si riconducono
tutte a una appassionata campagna di ricostituzione di una identità
europea nella quale andava integrata a pieno titolo l’Europa
centrale o Mitteleuropa: un sogno che Marco Pozzetto ha coltivato
con determinazione, traendo forza dai risultati delle ricerche e
dall’affiancarsi di altri “sognatori” disseminati su entrambi i
lati dell’ormai ex cortina di ferro. La scommessa del convegno è
quella di presentare l’opera di uno storico non limitandosi alla
dimensione del ricordo ma attraverso una verifica dello stato
dell’arte di ricerche e argomenti affrontati da Marco Pozzetto allo
scopo di individuarne lo sviluppo, riuscire a enucleare la vitalità
e quindi l’attualità: è in fondo questo il ruolo della storia,
quello di consentire il progetto del futuro.

Dopo il saluto delle autorità spetterà a Edino Valcovich
presidente del corso di laurea specialistica in Ingegneria edile il
compito di illustrare il significato e il ruolo dell’insegnamento
della storia nella facoltà di Ingegneria e il contributo apportato
da Pozzetto, quindi Gino Pavan presidente della Società di Minerva
ricorderà la comune attività e passione per alcuni grandi temi, tra
questi l’architetto Pietro Nobile.  Micaela Viglino, prima
allieva di Pozzetto e poi docente presso il Politecnico di Torino
racconterà dell’emigrazione di tanti illustri architetti giuliani
nella capitale piemontese nel XX secolo, ricostruendo un dialogo
che si riflette nelle vicende universitarie del professor Pozzetto.
Il tema “Mediterraneo” verrà affrontato da Ettore Sessa docente
alla facoltà di Architettura di Palermo, che parlerà dello sviluppo
dell’architettura modernista, quindi si tornerà nella Mitteleuropa
con il professor Damjan Prelovsek, il quale metterà a fuoco il
contributo di Marco Pozzetto alla storia dell’architettura slovena.
Un altro tassello importante è costituito dall’apporto di Diego
Kuzmin e Renato Tubaro dell’I.C.M di Gorizia, prestigiosa
istituzione con la quale il professore ha spesso collaborato,
proprio per gli interessi comuni, infine Diana Barillari a
conclusione della
mattinata illustrerà un altro tema centrale, quale l’apporto delle
diverse comunità allo sviluppo della città di Trieste.

Il pomeriggio si apre con una tavola rotonda (ore 15.00) che
sarà moderata da Edino Valcovich il quale inviterà a dialogare sui
temi del convegno Rossella Fabiani (direttrice del Museo Storico di
Miramare), Maria Masau Dan (direttrice del Museo Revoltella di
Trieste), Vilma Fasoli (Facoltà di Architettura di Trieste), e
alcuni docenti della facoltà di Ingegneria, Roberto Costa, Giovanni
Ceiner e Piero Piva.  Bruna Del Fabbro Caracoglia presenterà
il volume “Bestie di ogni qualità – nostrane e estere”, taccuino
inedito dell’architetto Arduino Berlam scoperto a suo tempo da
Marco Pozzetto.
Infine a conclusione il professor Ezio Godoli (facoltà di
Architettura di Firenze) presenterà quelle che sono le linee di
sviluppo e i progetti europei che fanno riferimento ai tre nuclei
tematici del convegno “Trieste Mitteleuropa Mediterraneo”.

Inoltre lunedì 16 febbraio presso la sede dell’Istituto Italiano
di Cultura di Lubiana alle ore 18.00 Diana Barillari terrà una
conferenza per illustrare l’attività svolta dal professor Pozzetto
che sarà preceduta da un saluto della direttrice Roberta
Ferrazza.

Segreteria organizzativa: Diana Barillari (barillari@dic.units.it, Aulo
Guagnini  (aulog@inwind.it).

scarica la locandina dal sito www.ordineingegneri.go.it

 

Allegato: pieghevole_09.pdf