Preiscrizioni Corso formazione organizzato dalla Regione FVG – da settembre 2019

Data:
26 Febbraio 2019

Si inoltra quanto ricevuto dall’ETPI Ente Tutela Patrimonio
Ittico della Regione FVG.

Ove interessati, inviare la preiscrizione alla
segreteria dell’Ordine entro il 10 marzo 2019.

 


 

Oggetto: Corso di formazione “L’approccio integrato alla
riqualificazione ecologica e ad una gestione sostenibile dei corsi
d’acqua”

Si comunica che la Regione Friuli Venezia Giulia su proposta di
questo Ente e nell’ambito del Piano della formazione rivolto ai
propri dipendenti, sta organizzando per l’anno in corso
l’iniziativa in oggetto. Lo scrivente Ente è impegnato, infatti, a
promuovere iniziative volte ad assicurare la tutela e l’incremento
della fauna ittica e la conservazione degli ambienti acquatici, ai
sensi dell’art. 7 della l.r. 42/2017. E’ competente ad accertare
l’adozione di adeguati accorgimenti per la salvaguardia dei corsi
d’acqua mediante l’espressione di parere nei procedimenti di
competenza della Regione, in particolare le verifiche o le
valutazioni di impatto ambientale ai sensi della l.r. n. 43/1990,
le concessioni di derivazione d’acqua e le autorizzazioni
idrauliche.
Con la presente s’intende coinvolgere nel corso, in qualità
di uditori, i progettisti che svolgono attività in questo campo,
allo scopo di intervenire a monte dei processi decisionali e non
solo su progetti già predisposti, ritenendo questo modo di operare
più produttivo ed utile alla Pubblica
Amministrazione.

L’iniziativa in oggetto è finalizzata a diffondere una
base comune di informazioni fra le varie strutture interessate alla
progettazione, alla valutazione e ai controlli di interventi sui
corsi d’acqua,
aventi certo lo scopo di tutela
idrogeologica, ma che devono garantire il rispetto delle direttive
europee e delle norme nazionali e regionali in tema di
conservazione della biodiversità, alluvioni, riqualificazione e
miglioramento della qualità delle acque.
Le nozioni, impartite nel corso da personale esterno
altamente qualificato, potranno agevolare la progettazione

conforme agli obblighi di salvaguardia dei corsi d’acqua, evitare
le osservazioni delle autorità preposte ed ottenere pareri
favorevoli, snellendo le istruttorie, garantendo così il
raggiungimento degli obbiettivi ambientali previsti e nel contempo
un iter più spedito.

In conclusione si invitano i Consorzi e gli Ordini
professionali a promuovere la partecipazione (gratuita) al
corso
, ed a segnalare a ETPI i nominativi degli
interessati a titolo di preiscrizione, possibilmente entro il 10
marzo 2019.

Il corso si svolgerà verosimilmente dopo l’estate in tre
edizioni identiche aventi durata di 24 ore e, al momento, prevede
il riconoscimento di crediti formativi solo per il personale
regionale.

Le sedi del corso, comunicateci informalmente, sono
Udine e Trieste.

Argomenti del corso:
MODULO 1. L’approccio integrato alla riqualificazione
ecologica e ad una gestione sostenibile dei corsi d’acqua (8
ore)
Sintesi degli argomenti. La comunità Europea ci
chiede di implementare piani di gestione dei corsi d’acqua
sostenibili e di integrare gli obiettivi delle diverse direttive
(WFD 2000/60, Alluvioni 2007/60, Energie rinnovabili 2009/28,
etc.). Nasce quindi l’esigenza di un approccio globale alla
gestione del bacino idrografico che, in sintonia con la scuola di
pensiero del “progettare con la natura”, parta dalla conoscenza del
territorio, del suo reticolo idrografico e delle loro tendenze
evolutive per assecondarle anziché contrastarle. Emerge, ancora,
l’esigenza di far crescere la consapevolezza che la soluzione dei
problemi dei bacini idrografici spesso non sta nella realizzazione
di opere, ma in una corretta gestione del territorio. Per ottenere
questi traguardi è importante non utilizzare strumenti o metodi
preconcetti ma seguire un approccio “step by step” che assicuri di
valutare tutte le possibili opportunità per riportare i fiumi in
uno stato di naturalità o di salute il più vicino possibile allo
stato atteso o di riferimento per quella tipologia di tratto
fluviale. Infine si parlerà di gestione dei fiumi in una strategia
di sviluppo sostenibile mediante un’analisi dei benefici e servizi
che questi ecosistemi ci forniscono (Ecosystem Services).

MODULO 2. Difese spondali a basso impatto ambientale (8
ore)

Sintesi degli argomenti. Le opere di difesa spondale sono tra i
principali fattori di artificializzazione dei corsi d’acqua. In
questo modulo si affronterà pertanto il tema della minimizzazione
di questi impatti. Il tema verrà approcciato all’interno di un
ottica di riqualificazione fluviale, puntando in primo luogo a ben
delineare le ragioni d’essere di questi interventi, partendo dalla
comprensione delle dinamiche idromorfologiche degli alvei
all’interno delle quali vanno inquadrate i fenomeni di erosione
spondale (che fanno comprendere come generalmente l’erosione
spondale è espressione di una ordinaria e sana evoluzione del corso
d’acqua) per arrivare a riconoscere le condizioni di rischio
indotte da questi fenomeni. Questo inquadramento permette di meglio
individuare quando interventi di difesa spondale siano necessari e
quando no, e quando eventuali difese spondali realizzate nel
passato siano passibili di rimozione. Successivamente si analizzerà
una carrellata di tecniche di intervento comprendenti anche opere
di ingegneria naturalistica e veri e propri interventi di
riqualificazione mirati a coniugare la stabilizzazione della sponda
con la creazione di habitat per l’ittiofauna.

MODULO 3. Gestione dei sedimenti e delle vegetazione nei
corsi d’acqua (8 ore)
Sintesi degli argomenti. I
sedimenti fluviali e la vegetazione ripariale possono essere visti
sia come fonte di pericoli e rischi (il sedimento e la vegetazione
rivestono un ruolo importante sia per la pericolosità idraulica che
geomorfologica), sia come risorsa (ad esempio il sedimento e la
vegetazione sono necessari per un buon funzionamento fisico ed
ecologico dei sistemi fluviali). Questa duplice valenza dei
sedimenti e della vegetazione rappresenta una sfida per la gestione
dei bacini idrografici, in quanto, nella maggior parte dei casi,
sono stati gestiti in maniera non integrata, perseguendo obiettivi
spesso discordanti. Il tema verrà affrontato illustrando
inizialmente il ruolo dei sedimenti e della vegetazione
(vegetazione viva e materiale legnoso) in un sistema fluviale e,
nello specifico, sulla morfologia e dinamica dei corsi d’acqua.
Quindi verranno presentati esempi gestionali, ad esempio come si
può realizzare un piano di gestione di sedimenti a scala di bacino
idrografico o come si può gestire la vegetazione in diversi
contesti (dall’ambito montano a quello di bassa pianura).

Argomenti