Dante Fornasir, ingegnere. Cervignano del Friuli 1882-1958

Data:
27 Maggio 2009

Promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cervignano
del Friuli con il contributo della Regione autonoma Friuli Venezia
Giulia e Fincantieri e la collaborazione del Dipartimento di
Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Trieste, si
inaugura venerdì 29 maggio alle ore 18.00 presso il Centro Civico
di Cervignano (via Trieste, 35) la mostra dedicata a “Dante
Fornasir, ingegnere. Cervignano del Friuli 1882-1958”.

Il progetto scientifico e di ricerca è stato curato da Edino
Valcovich  e Diana Barillari docenti presso il Dipartimento di
Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Trieste con i
quali hanno collaborato gli ingegneri Aulo Guagnini e Carlo Antonio
Stival.

Mercoledì 3 giugno si terrà una tavola rotonda (ore 18.00) 
con Edino Valcovich, Diana Barillari, Alberto Gasparini presidente
dell’ISIG di Gorizia e Giulio Mellinato docente all’Università di
Milano Bicocca, nel corso della quale saranno approfonditi alcuni
dei temi della mostra.

 

La presenza della S.V. sarà particolarmente gradita

La mostra illustra  le vicende professionali di Dante
Fornasir che dalla natia Cervignano, dopo la laurea al Politecnico
di Vienna, lavorò a Monfalcone e Trieste partecipando allo sviluppo
industriale e sociale del territorio dell’Isontino e della Bassa
Friulana.

L’ attività dell’ingegner Dante Fornasir è caratterizzata da un
impegno professionale su tematiche ampie e complesse, in un periodo
contrassegnato da trasformazioni di tipo tecnico-scientifico ma
anche da una radicale evoluzione del linguaggio architettonico.

La sua formazione al Politecnico di Vienna consente di spiegare
tale versatilità, fondata su un percorso di studi dove accanto
all’eccellenza delle discipline scientifiche si curano gli aspetti
culturali e storico-architettonici, in particolare nel corso di
progettazione.

Ne consegue che un ingegnere civile – tale è la sua qualifica –
può occuparsi di problemi idraulici con la stessa disinvolta
competenza con la quale sceglie lo stile più adatto agli edifici
del villaggio di Panzano.

La sua carriera professionale si svolge a stretto contatto con
una delle realtà imprenditoriali più vivaci dell’impero asburgico,
vale a dire il Cantiere Navale Triestino fondato dai fratelli
Cosulich, che nel 1907 individuano nella città di Monfalcone il
luogo adatto al nuovo insediamento.

Come responsabile dell’Ufficio tecnico Fornasir è protagonista
del progetto e della realizzazione dei Cantieri e del Quartiere di
Panzano (1913-1927), una delle esperienze di eccellenza compiute in
Italia, che si può confrontare con il  villaggio operaio di
Crespi d’Adda e, in regione, con il successivo insediamento di
Torviscosa.

La sua attività progettuale per il Cantiere (1919-1939) lo porta
a affrontare lavori di grande complessità tecnologica  e
costruttiva, realizza infatti capannoni, fondazioni per gru e
macchine, acquedotti e relativi serbatoi, reti ferroviarie, bacini
e scali.

Gli studi di ingegneria idraulica compiuti a Vienna
costituiscono l’altro grande punto di riferimento per l’ingegner
Fornasir, il quale opera con competenza in tema di bonifiche, sia
in occasione di quella del Lisert

(1929) ma anche a Cervignano dove realizza il borgo rurale
(1933-1940) che porta il suo nome risanando terreni abbandonati da
secoli all’incuria e alla malaria. La realizzazione di questa
utopia coltivata negli anni giovanili quando si era occupato del
tema lavorando con l’ingegner Giacomo Antonelli deputato di
Cervignano al Parlamento di Vienna, suggella la parabola di una
attività da protagonista, che si svolge entro un arco temporale
contrassegnato da profonde trasformazioni, alla quale egli seppe
contribuire con la sua opera.

 

La mostra “Dante Fornasir, ingegnere. Cervignano del Friuli
1882-1958” allestita presso il Centro Civico di Cervignano in via
Trieste n.35, resterà aperta fino al 14 giugno con il seguente
orario: lunedì, mercoledì ore 16.00-19.00, martedì e giovedì
10.30-12.30, venerdì sabato e domenica 10.30-12.30, 16.00-19.00. Il
2 giugno la mostra resterà chiusa.